Messina: l’associazione BIOS presenta il progetto “A.S.I.MO.V. – Andare in Sicilia in Modalità Virtuale”

Nello splendido scenario di Santa Maria Alemanna, l’associazione BIOS ha presentato il progetto “A.S.I.MO.V. – Andare in Sicilia in Modalità Virtuale”, giunto alla fase finale.

Presenti l’assessora alle Politiche Giovanili e Pubblica Istruzione, Liana Cannata, l’assessore alla cultura Enzo Caruso, la presidente della Messina Social City, Valeria Asquini. Il progetto è stato realizzato con il contributo del Provveditorato agli Studi di Messina e finanziato dalla Regione Siciliana e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

A.S.I.MO.V. mette in evidenza il valore culturale di un viaggio virtuale dentro il mondo dell’arte tra monumenti e ville storiche, con uno sguardo alla Sicilia.

Negli ultimi anni i viaggi virtuali sono diventati strumenti sempre più diffusi per avvicinarsi al patrimonio artistico e culturale mondiale tantissimi visitatori.

Grazie a tecnologie immersive come tour a 360°, ricostruzioni 3D e realtà aumentata, oggi è possibile esplorare monumenti, ville storiche e paesaggi simbolo anche quando la distanza o le condizioni fisiche non lo permettono.

Questi strumenti non rappresentano solo un’evoluzione tecnologica, ma un cambiamento profondo nella fruizione dell’arte e nella valorizzazione dei territori, come dimostrano numerosi siti della Sicilia.

La vice presidente dell’associazione BIOS Valeria La Rosa, ha affermato che “A.S.I.MO.V. nasce con l’obiettivo di rendere la Sicilia accessibile, inclusiva e digitale, trasformando la conoscenza del patrimonio culturale in un’esperienza interattiva e partecipata”. Fondamentale e culturalmente importante, ha detto Valeria La Rosa, “aver coinvolto diversi istituti scolastici infatti, oltre 500 giovani hanno avuto la possibilità di accrescere le competenze digitali e nuove forme di cittadinanza attiva”.

L’assessora alle politiche giovanili e all’istruzione Liana Cannata “ha messo in evidenza come uno dei principali valori culturali del viaggio virtuale è la sua capacità di rendere l’arte e la storia accessibili a tutti. Questa possibilità apre le porte a persone che non possono raggiungere fisicamente tali luoghi e permette di valorizzare territori talvolta meno conosciuti o distanti”.

Per gli studenti, ha concluso la Cannata, “attraverso ricostruzioni e contenuti multimediali, possono osservare le trasformazioni dei luoghi nel tempo, comprendendo i diversi strati culturali che hanno modellato l’isola: da Fenici e Greci fino agli Arabi, Normanni e Spagnoli”.

Ancora, la vice presidente di BIOS Valeria La Rosa ha “elencato alcuni dei luoghi iconici del paesaggio siciliano, come Capo Peloro a Messina, con il suo scenario unico tra i laghi di Ganzirri e lo Stretto, o monumenti imponenti come Palazzo Biscari e Castello Ursino Ursino di Catania, l’isola di Capo Passari di Siracusa, e tanti altri”; il valore culturale del viaggio virtuale risiede nella sua capacità di creare un ponte tra memoria storica e innovazione”.

La Sicilia, con la sua stratificazione unica di culture, è un esempio emblematico di come la tecnologia possa contribuire a mantenere vivo il dialogo con il passato. Attraverso questi strumenti, monumenti e paesaggi, continuano a parlare, a educare e a emozionare anche a distanza.

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